Domande Frequenti

FAQ Info e consigli

A chi devo rivolgermi per sostituire la caldaia?

Gli interventi sugli impianti termici, compresa la sostituzione della caldaia, devono essere effettuati da un installatore o da un'impresa qualificata in possesso dei requisiti previsti a norma di Legge (società iscritta alla Camera di Commercio o all'albo degli Artigiani ai sensi del DM 37/2008). Se non hai un tuo installatore di fiducia, scrivici.

Come scegliere il manutentore?

Rinnai si avvale di una rete di Tecnici autorizzati professionali presente su tutto il territorio italiano. Operatori specializzati, che seguono formazione e aggiornamento specifici per operare sui nostri prodotti. Cercali in Supporto o Contattaci.

Cosa sono le valvole termostatiche? Come funzionano? Sono necessarie ai fini del risparmio energetico?

Le valvole termostatiche sono componenti accessori da installare sui radiatori allo scopo di regolare la quantità di acqua che scorre all’interno di ogni singolo radiatore in funzione della temperatura richiesta dall’ambiente.

È vero che le caldaie a condensazione sono efficienti solo se inserite in impianti termici radianti?

Sostituire una caldaia tradizionale con una a condensazione, anche in un impianto termico con radiatori, consente un risparmio sui consumi (solitamente da un 15% annuo a salire).

È possibile spostare il generatore termico esistente? E' possibile installare la caldaia all'esterno?

La UNI 7129/08 regola il posizionamento del generatore termico.
Si tratta di una normativa a cui è necessario attenersi scrupolosamente, per la propria sicurezza e quella degli altri. Consigliamo di rivolgersi a personale tecnico specializzato che effettuerà un sopralluogo e una valutazione su misura delle vostre esigenze rilasciandovi un apposito documento che attesti il rispetto della sopracitata normativa.
Il posizionamento all’esterno (per esempio su balconi, terrazzi,…) è possibile, purché l’apparecchio che si intende installare goda della certificazione di conformità all’installazione esterna.
Le caldaie Rinnai sono certificate per essere posizionate anche in esterno.
Consigliamo sempre di controllare il condotto di scarico della condensa che, se non adeguatamente protetto durante il periodo invernale, potrebbe ghiacciarsi e occludersi causando il blocco della caldaia.

È vero che i fumi che fuoriescono dalle caldaie a condensazione sono bianchi anziché grigi?

I "fumi bianchi" sono il vapore acqueo prodotto dalla condensazione dei fumi combusti.
Nelle caldaie tradizionali, i fumi combusti fuoriescono a temperature prossime ai 110°C, mentre nelle caldaie a condensazione gli stessi non superano gli 80°C (in media si attestano intorno ai 55°C): la maggior parte dell'energia recuperata proviene dalla condensazione del vapore acqueo contenuto nei fumi e prodotto dalla combustione.
Le caldaie a condensazione sono meno inquinanti di tutti gli altri tipi di caldaia: i "fumi bianchi ne sono una prova".

Esiste qualche buona prassi per risparmiare?

Per esempio, effettuare con regolarità la periodica manutenzione del prodotto. Una caldaia non perfettamente efficiente aumenta il consumo di combustibile e di conseguenza i consumi e dunque la bolletta. Una stufetta elettrica consuma quasi il doppio di energia primaria di un sistema a combustibile. Se si fa un uso elevato delle stufette elettriche conviene valutare un intervento migliorativo sull'impianto di riscaldamento o aumentare gli elementi dei termosifoni. Ancora, è bene utilizzare un cronotermostato per abbassare la temperatura durante la notte e durante le ore di assenza dall'abitazione e tenere chiusa la porta delle stanze e dei locali non utilizzati (come il ripostiglio o la stanza degli ospiti) per evitare di far circolare l'aria calda anche in quelle stanze e dunque facendo lavorare meno la caldaia.

Che differenza c'è tra una caldaia e uno scaldabagno?

Lo scaldabagno produce l'acqua calda per uso sanitario, per riscaldare l'acqua della doccia, dei sanitari e del rubinetto della cucina mentre la caldaia domestica genericamente intesa, che in termini più tecnici si definisce "combinata", produce sia l'acqua calda per il bagno e per la cucina, sia quella destinata al riscaldamento ambiente (è l'apparecchio che comunemente si accende in autunno per tenere calda la nostra casa durante la stagione invernale). In base alla tipologia di impianto (per esempio se si abita in un palazzo con il riscaldamento centralizzato), alle zona geografica (al Sud fa più caldo tutto l'anno, dunque spesso l'impatto del riscaldamento è meno rilevante di quello sanitario), alle dimensioni della propria abitazione e ad altre considerazioni strutturali, insieme ad un tecnico di fiducia, l'utente sceglie se installare uno scaldabagno e un sistema di riscaldamento separati (sistema che può essere una caldaia per il solo riscaldamento o un altro tipo di impianto termico) oppure una caldaia combinata.

Con uno scaldacqua istantaneo c'è qualche rischio per la Legionella pneumophila?

Al posto del tradizionale bollitore, la produzione di acqua calda in istantanea fa sì che il consumo del combustibile avvenga solo a fronte di una effettiva richiesta. L’acqua non ha bisogno di essere accumulata, pertanto non è soggetta ad alcun rischio di formazione di batteri di Legionella pneumophila, e ciò garantisce sicurezza e maggior comfort sanitario.

È sempre obbligatorio installare un trattamento acqua?

La legislazione attualmente in vigore prevede l’obbligo di installare un trattamento da scegliere in funzione della qualità dell’acqua che alimenta l’impianto. La normativa in vigore (UNI 8065) prevede principalmente dosatore di polifosfati e addolcitore. Per trattamenti specifici si rimanda a quanto prescritto dalla norma citata.

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